1+1=3 La collaborazione come potenziatore del marketing

A volte, 1+1 fa 3. La collaborazione tra persone con competenze e storie diverse permette di ottenere risultati impensabili in partenza. Questo vale a maggior ragione nei settori tecnici, caratterizzati da flussi di lavoro complessi, molteplici competenze coinvolte e diversi step di approvazione intermedi. Il rapporto tra un’agenzia di marketing e il cliente non fa […]

1+1=3
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A volte, 1+1 fa 3.

La collaborazione tra persone con competenze e storie diverse permette di ottenere risultati impensabili in partenza. Questo vale a maggior ragione nei settori tecnici, caratterizzati da flussi di lavoro complessi, molteplici competenze coinvolte e diversi step di approvazione intermedi.


Il rapporto tra un’agenzia di marketing e il cliente non fa eccezione: il successo si ottiene solo quando si crea una buona sinergia, in cui il cliente fornisce know-how di prodotto e di mercato, mentre l’agenzia contribuisce con il know-how dei canali di marketing e delle strategie di comunicazione. Al contrario, sottovalutare la complessità dei fattori che contribuiscono a una comunicazione efficace, oppure delegare tutto all’agenzia in modalità “assegna e dimentica”, può compromettere la qualità dell’output e il raggiungimento degli obiettivi.

In questo articolo esploreremo l’importanza di una collaborazione efficace e le migliori pratiche per renderla realmente produttiva, evidenziando il valore aggiunto di un’agenzia con esperienza nei settori tecnici.

Coinvolgimento dei talenti

Una collaborazione efficace non si basa sull’idea che “tutti possano fare tutto”, ma sul contributo puntuale di ciascuno in momenti specifici, in base alle rispettive competenze.

Nel marketing industriale, ciò significa che il cliente, depositario delle informazioni tecniche e commerciali su prodotto e mercato, deve intervenire attivamente per fornire dettagli essenziali, mentre l’agenzia, forte di competenze specifiche in strategie e tattiche di marketing, traduce queste informazioni in azioni concrete mirate al target di destinazione. Quando entrambe le parti rispettano i ruoli e le aree di specializzazione, si crea un clima di fiducia reciproca, in cui la creatività può esprimersi al meglio e i processi decisionali avanzano più rapidamente.

Ogni competenza, che sia interna all’azienda o messa a disposizione dall’agenzia, non solo arricchisce il progetto, ma ne accelera la conclusione, innalzando il livello qualitativo del risultato finale. Tuttavia, tutto ciò è possibile solo se esiste una cultura del feedback aperta, che incoraggi la proposta di nuove idee e favorisca un confronto continuo, senza il timore di uscire dagli schemi.

Ruoli e fiducia

La creazione di un rapporto di fiducia solido e strutturato passa attraverso una chiara definizione dei ruoli e un metodo di lavoro condiviso.

In primo luogo, il cliente ha la responsabilità di fornire indicazioni precise su obiettivi e posizionamento (target, unique selling proposition, ecc.) evitando di vincolare eccessivamente l’agenzia con istruzioni troppo rigide e micro-management. Allo stesso modo, l’agenzia deve spiegare le proprie scelte e strategie attraverso dati e analisi, difendendo le idee creative, ma anche mantenendosi aperta ai suggerimenti e alle osservazioni del cliente.

Quando c’è la fiducia, si esce dal circolo vizioso del “vietato sbagliare” e ci si concentra su quello che davvero conta: la competenza, la rapidità di reazione nel correggere la rotta, la capacità di offrire prospettive nuove e di ridurre il time-to-market. L’infallibilità è un obiettivo utopico; gli obiettivi si raggiungono con la disponibilità a imparare dagli errori e a implementare soluzioni efficaci in tempi brevi.

Incontri periodici, report e momenti di confronto continuo rappresentano gli strumenti fondamentali per mantenere viva questa sinergia e fare in modo che ogni risorsa esprima il massimo del proprio potenziale.

Il brief

Quante volte ci rendiamo conto solo a posteriori di quanto il risultato finale sia strettamente collegato all’input iniziale?

Nel marketing, quell’input si chiama brief e, se strutturato in modo accurato, può davvero incidere in maniera decisiva sull’economia di qualsiasi tipologia di deliverable. Spesso, però, la fretta ci porta a definire obiettivi e aspettative in modo approssimativo, aumentando significativamente la necessità di revisioni e modifiche e, quindi, dilatando la durata del progetto. Un buon brief, al contrario, mette nero su bianco elementi fondamentali come gli obiettivi (quantitativi e/o qualitativi), le aspettative, il target di riferimento, le informazioni chiave sul prodotto e sul brand, le linee guida sullo stile, nonché scadenze e ruoli delle persone coinvolte. A seconda del progetto, può includere anche i KPI utili a valutarne l’efficacia. In questo modo, l’agenzia difficilmente presenterà un lavoro out of scope, evitando così frustrazione e dispersione di energie e risorse.

Fornendo da subito una visione condivisa, il brief previene incomprensioni, riduce i passaggi di revisione e assicura che il risultato finale corrisponda alle reali esigenze e alle ambizioni del cliente.

Processo di collaborazione

Spesso, per un progetto di marketing, suddividere il lavoro in fasi aiuta a scandire meglio i tempi, chiarire le responsabilità e ridurre gli errori di comunicazione. Ecco come si può strutturare un processo di collaborazione efficace, dall’inizio alla fine:

Primo incontro conoscitivo

  • Conoscenza reciproca e definizione degli obiettivi di alto livello. 
  • Raccolta di informazioni preliminari su prodotti, contesto e strategie.

Brief di kick-off

  • Identificazione di obiettivi e KPI, budget e tempi. 
  • Condivisione di documenti tecnici, analisi es esempi.

Proposta strategica / creativa

  • L’agenzia elabora concept, strategie e un piano di esecuzione. 
  • Il cliente fornisce feedback e ulteriori spunti di miglioramento.

Round di revisione

  • Confronto aperto per validare o modificare la proposta. 
  • Ascolto delle esigenze del cliente e spiegazione delle scelte dell’agenzia.

Implementazione e delivery 

  • Produzione di tutti i deliverable necessari all’esecuzione del progetto. 
  • Esecuzione del progetto.

Monitoraggio e ottimizzazione

  • Analisi delle performance sulla base dei KPI stabiliti. 
  • Aggiustamenti periodici in base ai risultati ottenuti.

Per ottenere il massimo dalle attività di marketing nei settori industriali, è essenziale costruire una collaborazione solida tra azienda e agenzia, basata su ruoli chiari, fiducia e un processo strutturato. Solo con una comunicazione costante e un metodo di lavoro condiviso è possibile trasformare il know-how tecnico dell’azienda in strategie di marketing realmente efficaci.

Se sei un’azienda industriale e vuoi costruire una strategia di marketing su misura per le tue necessità, scegli un’agenzia specializzata che sappia valorizzare il tuo prodotto e portarlo al pubblico giusto. Il successo delle campagne di marketing non si improvvisa: nasce da un lavoro a quattro mani, fatto di metodo e visione condivisa.

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